La personalità, secondo il modello biopsicosociale, è data dall’insieme di temperamento e carattere. Il primo rappresenta un pattern di risposta...
Disturbi bipolari
I disturbi bipolari
I disturbi bipolari, un tempo definiti psicosi maniaco-depressive, sono caratterizzati dall’alternarsi di episodi di elevazione patologica del tono dell’umore, definiti maniacali (o ipomaniacali, se di livello meno severo), ed episodi depressivi maggiori. L’opportunità di effettuare una diagnosi di disturbo bipolare avviene nel momento in cui, almeno una volta nella vita, vengono soddisfatti i criteri di un episodio maniacale (disturbo bipolare di tipo I) o ipomaniacale (disturbo bipolare di tipo II). I sintomi nucleari di tale episodio sono caratterizzati da sintomi umorali quali euforia, disforia o irritabilità e sintomi riguardanti la sfera cognitiva quali ipertrofia dell’immagine di Sè ed accelerazione ideativa. A questi si affiancano sintomi fisici quali aumento dell’appetito, della libido, ridotto bisogno di sonno e aumento dell’energia e sintomi comportamentali quali logorrea, agitazione psicomotoria, iperattività e tendenza a spese eccessive e ad azioni pericolose per l’individuo o per gli altri. A questi episodi di esaltazione del tono dell’umore si possono affiancare episodi depressivi maggiori. I disturbi bipolari sono caratterizzati da un alto carico genetico/familiare ed esordiscono in età adolescenziale, soprattutto nelle forme più gravi (disturbo bipolare di tipo I). Il decorso è caratterizzato dalla recidività degli episodi nel tempo con un andamento per lo più ciclico nell’alternarsi degli episodi. Il trattamento ha lo scopo di risolvere l’episodio acuto nel breve termine e di prevenire le ricadute nel medio-lungo termine.
L’approccio terapeutico nei disturbi bipolari
L’approccio è prevalentemente farmacologico e si avvale di farmaci stabilizzatori del tono dell’umore, di cui il più conosciuto ed efficace è rappresentato dai sali di litio. Sono altresì utilizzati farmaci antiepilettici ed antipsicotici atipici. I farmaci antidepressivi non rappresentano una prima scelta per il rischio di determinare l’insorgenza di un episodio ipomaniacale/maniacale e di ridurre gli intervalli liberi da malattia. Al trattamento biologico risulta importante affiancare un percorso di psicoeducazione individuale e di gruppo sulle caratteristiche del disturbo, sull’importanza di una corretta assunzione del trattamento farmacologico e sull’individuazione precoce dei segnali di scompenso del disturbo stesso.
Disturbo depressivo maggiore
Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato dall’abbassamento patologico e persistente del tono dell’umore.
Disturbi bipolari
I disturbi bipolari, sono caratterizzati dall’alternarsi di episodi di elevazione patologica del tono dell’umore, ed episodi depressivi maggiori.
Disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia sono la patologia psichiatrica più diffusa, la prevalenza di questi disturbi nel corso della vita è intorno al 30% con una netta preponderanza nel genere femminile.