Disturbi di personalità

La personalità, secondo il modello biopsicosociale, è data dall’insieme di temperamento e carattere. Il primo rappresenta un pattern di risposta affettiva agli stimoli esterni ed interni, biologicamente determinato ed ereditabile. Il carattere si struttura nel percorso della vita attraverso le esperienze nell’interazione con l’ambiente circostante, soprattutto nei primi anni di vita. Per disturbo di personalità si intende un modello costante di esperienza interiore e di comportamento che devia marcatamente rispetto alle aspettative della cultura dell’individuo, è pervasivo e persistente, esordisce nella prima età adulta e determina riduzione del funzionamento psicologico, relazionale e lavorativo dell’individuo. Noi tutti siamo caratterizzati da tratti prevalenti nella nostra personalità, ma quando questi diventano così rigidi e disadattativi, influenzano il comportamento in maniera ripetitiva e stereotipata, indipendentemente dalle situazioni affrontate, essi determinano compromissione funzionale e sofferenza a sé e agli altri. I disturbi di personalità si differenziano per caratteristici pattern di segni e sintomi, prevalentemente di natura comportamentale e pertanto, sul piano della classificazione categoriale, vengono definiti per esempio il disturbo borderline, il disturbo narcisistico, il disturbo istrionico, il disturbo paranoide, il disturbo dipendente di personalità. Il disturbo considerato fra i più interessanti e complessi risulta il disturbo di personalità borderline caratterizzato da persistente instabilità dell’immagine del Sé, sforzi disperati per evitare un abbandono reale o immaginario, relazioni interpersonali idealizzate e poi svalutate, marcata impulsività, instabilità affettiva, senso cronico di vuoto, possibili screzi paranoidi sotto stress.

L’approccio terapeutico nei disturbi di personalitá

L’approccio terapeutico risulta difficile per l’impegno emotivo e la complessità gestionale degli individui affetti da disturbo di personalità, che spesso risulta in comorbidità con disturbi dell’umore, d’ansia o disturbi da uso di sostanze. Il trattamento di scelta è rappresentato dalla psicoterapia individuale a medio-lungo termine e, quando necessario, il supporto farmacologico in presenza di stati di scompenso significativi, soprattutto di tipo depressivo o psicotico.