La personalità, secondo il modello biopsicosociale, è data dall’insieme di temperamento e carattere. Il primo rappresenta un pattern di risposta...
Disturbo depressivo maggiore
Disturbo depressivo maggiore
Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato dall’abbassamento patologico e persistente del tono dell’umore. Si struttura come un quadro sindromico in cui sono presenti sintomi psichici riguardanti l’umore quali tristezza pervasiva e anedonia (perdita di piacere nelle cose della vita quotidiana) e sintomi psichici della sfera cognitiva quali autosvalutazione, idee di colpa e idee di morte/ideazione suicidaria. Ad essi si affiancano sintomi fisici come riduzione o aumento dell’appetito, alterazioni del sonno, astenia (stanchezza fisica) e sintomi comportamentali quali riduzione delle attività e degli interessi, trascuratezza e facilità al pianto.
Nella maggior parte dei casi esordisce in giovane età, colpisce più frequentemente il genere femminile e ha caratteristiche di episodicità con una completa restitutio ad integrum dopo la fine dell’episodio. Nel 20-25% dei casi l’individuo manifesta un solo episodio depressivo maggiore nella vita, nel restante 75-80% dei casi gli episodi depressivi si ripeteranno almeno due volte nella vita (forma ricorrente). Solo in una parte minoritaria di casi minoritari il disturbo va incontro ad una cronicizzazione.
L’approccio terapeutico nel disturbo depressivo maggiore
I trattamenti sono prevalentemente farmacologici (definiti armaci antidepressivi che vanno a modulare in senso positivo i neurotrasmettitori coinvolti nella genesi del disturbo quali serotonina, noradrenalina e dopamina), soprattutto per le forme moderate/gravi. I farmaci di prima scelta sono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) per la loro efficacia e tollerabilità. Nelle forme a maggior componente anedonica e astenica sono indicati gli inibitori della ricaptazione della serotonina e noradrenalina (SNRI). I trattamenti psicoterapici maggiormente indicati per le forme depressive, per lo più lievi/moderate, sono la psicoterapia cognitivo-comportamentale e la psicoterapia interpersonale e possono essere affiancate al trattamento farmacologico o utilizzate come unico approccio terapeutico.
Disturbo depressivo maggiore
Il disturbo depressivo maggiore è caratterizzato dall’abbassamento patologico e persistente del tono dell’umore.
Disturbi bipolari
I disturbi bipolari, sono caratterizzati dall’alternarsi di episodi di elevazione patologica del tono dell’umore, ed episodi depressivi maggiori.
Disturbi d’ansia
I disturbi d’ansia sono la patologia psichiatrica più diffusa, la prevalenza di questi disturbi nel corso della vita è intorno al 30% con una netta preponderanza nel genere femminile.
Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività/impulsività (ADHD) nell’adulto
L'ADHD rappresanta un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da un pervasivo quadro di incapacità a fissare l’attenzione in modo continuativo, iperattività.